Glossario
 
world artist
Michele Cubisino

C/da Vino Cotto,sn
GRAMMICHELE (CT) (Italia)

tel. 0933-946670-333-4484159
email: cubisino@alice.it
web: web.tiscali.it/cubisino
  Opere
 


Crocifisso
sculpture on  wood,  38x75 cm, 2006

 


Donna con cappello
incision on  masonite,  cm 38x52 cm, 2007

 


Donna con Spirale
sculpture on  wood, 

 


Figura femminile
sculpture on  wood,  alt.cm 50 cm, 2006

 


Figura femminile
sculpture on  wood, 

 


Figura Femminile
sculpture on  wood,  2007

 


Figura femminile con nastro
sculpture on  wood,  2005

 


Metamorfosi
sculpture on  wood,  alt. cm.54 cm, 2007

 


Nudo
etching on  masonite,  cm. 52x38 cm, 2007

 


Nudo
etching on  masonite,  cm . 38x52 cm, 2007

 


Nudo
etching on  wood,  2006

 


Nudo
sculpture on  wood,  cm.40 cm, 2007

 


Nudo disteso
sculpture on  wood,  2006

 


Positivo e Negativo
sculpture on  wood,  cm. 60 cm, 2005

 


Ragazza
sculpture on  wood,  2006

 

 

Biography:

LE SCULTURE IN LEGNO DI MICHELE CUBISINO
Collocandosi al di fuori di schemi o modi convenzionali, le sculture di Michele Cubisino presentano caratteri di profonda originalità e affondano le loro radici nella vita semplice e operosa della comunità di Grammichele, ove l'artista è da sempre vissuto assimilandone profondamente gli archetipi culturali e creativi. Anzi proprio quando questo sostrato sembra essere violato dai movimenti della storia, la scultura di Cubismo ci riconduce nel suo alveo, facendoci toccare con mano l'essenza delle tradizioni della sua gente, intesa come adesione ai ritmi della natura: tradizione di laboriosa dedizione e quasi culto della terra madre, nei cui elementi ognuno riconosce la materia con la quale plasmare un modo inconfondibile di esistenza, senza provocare traumi o salti, ma cercando di mantenere uno scambio, in cui natura e cultura, piuttosto che termini di contrasto siano come modelli simbiotici dell'esistenza.
La ricerca di questo dialogo spontaneo e necessario con gli elementi della natura spinge Cubisino a far germogliare le sue sculture proprio dal legno e dall'argilla, due materiali che esprimono una essenziale spontaneità, che ripudia ogni senso di artificio a favore di una quotidianità ritenuta come qualità precipua dell'arte.
Fatta questa scelta, per lo scultore è il pezzo di legno destinato oramai ad essere vile alimento del fuoco che diventa idoneo per intraprendere un lungo, paziente e amorevole discorso artistico. Così accade che solo quando il legno diventa materiale di scarto può entrare in circulo artis, subendo una sorta di nobilitazione a rovescio.
Cubismo trae le sue opere migliori non da legno scelto per la sua integrità o pregio, ma da pezzi spesso corrosi e degradati dalla fatica del tempo, pezzi di vita secca, indurita, che solo in apparenza sembra priva di ogni risorsa, celando invece nella sostanza un'eco di non mai sopita vitalità che solo la mano dell'artista sa far risuonare.
Così lo scopo dello scultore è quello di ridare senso a ciò che nella sua sostanza inerte sembrava averlo perduto, ma con discrezione, quasi con riverenza, non contrastando, anzi assecondando i tratti del pezzo che Cubisino lavora, affinchè nelle stesse venature, nei nodi stessi del legno, persino nelle fenditure, che sono l'orma di una vita arborea che fu suggellata nella materia, riprenda a scorrere una nuova vita, ove siano riconoscibili i lineamenti, le fattezze di figure, anch'esse quotidiane, comuni come comune è il legno da cui scaturiscono. L'artefice di questo miracolo è simile a Deucalione che, secondo il mito, dopo il diluvio, trasformava in uomini tutte le pietre che raccoglieva e gettava alle sue spalle.
Le sculture di Cubisino presentano spesso i tratti di una umanità laboriosa e paziente, anche sofferente, che riconosce nella sua condizione, non un castigo, ma uno stato di grazia. Esse sembrano animate dalla volontà di ripiegarsi verso la materia che le riceve, di seguirne l'andamento già dato, senza nervosità; invece di aspirare ad acquisire una loro totale liberazione attraverso una radicale definizione per diventare atto compiuto, affogano in essa, appagandosi di confondere il loro tratti, senza lotta, rimanendo celate, ma pur visibili e inconfondibili, realizzando una continuità placata che è il segno di uno stato edenico nel quale forma e materia sembrano compenetrarsi in una viva contiguità. Ciò si realizza perchè il labor limae dell'artista non si spinge mai sino al punto di annientare la materia, relegandola sullo sfondo, non insiste in una ricerca di finitezza, proprio perché vuole suggerire la figura nel suo volume essenziale, piuttosto che nei particolari, in modo che la materia rimanga in vista, nella sua scabra interezza, pur recando intera l'impronta e i tratti del soggetto germogliato nella mente dell'artista.
Chi osserva le sculture di Cubisino deve contemplarle, rinunciando a coglierne l'essenza con superficialità, poiché spesso la forma è lì che ti guarda, ma non vedi che materia, è lì che ti spia silenziosa in un pezzo di legno, ma tu non la vedi, finché scrutando con gli occhi della mente non la scopri tra le venature del legno ed è come se essa, una volta scoperta, avesse pudore ad essere individuata dalla meraviglia dello spettatore, aspirando anzi a sottrarsi subito agli sguardi per tornare nella sua silenziosa impersonalità. Solo partecipando e scegliendo un'adeguata collocazione nello spazio l'osservatore può attingere il significato autentico delle opere.
In queste forme che sembrano cercare asilo nella materia e che lo trovano al termine del paziente lavoro dell'artista, solo una leggera brezza di immota malinconia rimane, che fa presagire come sia difficile fissare una volta per sempre nella vita interrotta del legno la vita ininterrotta dello spirito.

Prof. Giuseppe Palermo


...Stile della ricerca incessante quello di Michele Cubisino. Ricerca dell'originalità pur nell'ambito dell'iconografia "classica" agli esordi. Ricerca formale di significanti che non necessariamente corrispondono a significati; ricerca emozionale e raziocinante di sviluppi plastici inaspettati per la loro spiazzante semplicità nella piena maturità artistica. Un universo di segni scavati nella materia che sembra possederli a priori. La massa lignea conserva corpi e volti che vogliono essere svelati ma non del tutto, fino a pannelli che celano "profili" in cui si innesta una "polimatericità" che diventa cifra stilistica di uno scultore che, passato attraverso varie fasi, si è di volta in volta invaghito di uno stile sempre nuovo, "altro", ma sempre il suo...
Lorella Di Gregorio



Sono lieta di presentare la prima mostra d'Arte personale del Prof. Cubismo Michele.
La sua arte testimonia forti radici che affondano nella cultura classica d'ispirazione cristiana e nel forte senso morale che hanno guidato l'evoluzione della sua fon-nazione.
Cresciuto tra i banchi della scuola d'Arte ha insegnato per molti anni nello stesso Istituto trasmettendo agli allievi non solo capacità tecnico - pratiche, ma amore per la bellezza, le emozioni, le sollecitazioni che solo l'Arte può e sa mediare
La sua passione per l'Arte, cresciuta negli anni, è resa tangibile nella raffinata maestria con cui sono eseguite le sue opere, nonché dal lavoro maieutico mediante cui dare espressione animata a ciò che in natura è inanimato.
Prof. Cettina Grosso
Cubismo si cimenta con la scultura, esplorando il campo nel modo più tradizionale, utilizzando materiali come il legno e l'argilla. Nelle sue opere svela la sua anima di costruttore, un costruttore lento, che si lascia attraversare dalla materia, per poi riscattare l'idea attraverso le forme.
Egli si considera come colui che esercita una professione specializzata con un oggetto ben individuato e con cui imposta un dialogo, fatto di idee, di spazio e di volume. Nelle sue opere c'è quasi una memoria classica, come se fossimo di fronte ai resti riconoscibili di un'architettura del corpo. Corpi che non esprimono l'urgenza di spiegarsi verso la vita, ma piuttosto osservano a distanza la loro natura antica e immobile.
Il tema scultoreo di Cubismo ci è dato allora, proprio da questa capacità sintetica e sapiente con cui il volume e le idee sono trattate, in quanto scavo e l'avorio su una materia riconoscibile che ambisce a diventare corpo.
Prof. Salvo Caruso

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 26 Marzo 2007
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