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Roma (Italia)
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tel. 3383896371
email: cristianobomba@yahoo.it
web: www.equilibriarte.org/eqmember
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Opere
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DIVINITA' 2
mixed media
on
canvas,
80 x 60 cm,
2006
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GAETANO
mixed media
on
canvas,
70 X 50 cm,
2006
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I DUE SANTI
mixed media
on
canvas,
50 x 70 cm,
2006
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IL CLOWN
mixed media
on
canvas,
50 x 70 cm,
2006
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IL GRANDE RUTTINO
mixed media
on
canvas,
60 X 50 cm,
2005
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INNO ALLA GIOIA CON I BAFFI
mixed media
on
canvas,
100X 70 cm,
2007
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STOCCOLMA
mixed media
on
canvas,
50 x 70 cm,
2006
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CROCIFISSIONE
mixed media
on
canvas,
80 X80 cm,
2006
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AUTORITRATTO
mixed media
on
canvas,
60X40 cm,
2006
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AUTORITRATTO CON CANE
mixed media
on
paper,
80 X 60 cm,
2006
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AUTORITRATTO 3
mixed media
on
canvas,
50 x 70 cm,
2006
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I DUE LOTTATORI
mixed media
on
canvas,
80 X 60 cm,
2006
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IL santo
mixed media
on
canvas,
80 x 80 cm,
2006
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GOCCE DI PIOGGIA
collage
on
canvas,
80 X 50 cm,
2005
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IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE
mixed media
on
board,
120 X 70 cm,
2006
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Biography:
BIOGRAFIA: Cristiano Bomba nasce a Marino (RM) il 12 febbraio 1983; pittore autodidatta, si diploma nel 2001 nel liceo scientifico sperimentale Vito Volterra di Ciampino; attualmente studia Psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma e svolge il tirocinio presso il Consultorio familiare della A.U.S.L nel distretto RM/H.
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Curriculum vitae:
Il mio lavoro nasce da una forte esigenza: comunicare con altre menti, cercando di suscitare nell’altro emozioni positive o negative che siano, ma con lo scopo però di non soddisfare mai solamente l’occhio. Tale concezione appartiene ad una visione dell’arte ormai superata, fondata sui principi d’ordine e razionalità, quando ancora la tecnica non aveva raggiunto i livelli a cui oggi noi siamo abituati. Dal momento che ora la tecnologia è arrivata ad un livello tale da permettere all’ uomo di riuscire a riprodurre in maniera più che soddisfacente la realtà così com’è, l’ARTE e in special modo la pittura, deve assolvere un altro compito: non più parlare agli occhi, bensì rivolgersi alla mente. Ciò implica un cambiamento radicale rispetto all’arte accademica; non più l’utilizzo di olii o altri materiali per belle arti, bensì materiali industriali come cemento,stucchi,plastiche,vernici per carrozzerie o per edilizia, che sono una chiara testimonianza del mondo odierno nel quale l’uomo vive ; i pennelli sono sostituiti dalle stesse dita che permettono un contatto più diretto e profondo con l’opera che si sta creando, cercando così di ritrovare quella spontaneità e quell’immediatezza tipica del disegno infantile.
Questi dipinti inoltre cercano di testimoniare l’ambivalenza della nostra civiltà, quella occidentale, che da una parte si spinge sempre più verso il futuro(rappresentata dai materiali innovativi usati) e dunque è una civiltà in divenire, e dall’ altra sta cercando di non dimenticare le proprie origini, le sue radici primitive( testimoniato dall’utilizzo delle dita invece che dei pennelli)
Il risultato, è una serie di dipinti che sia per tecnica, sia per colori, richiama molto il disegno dei bambini i quali sono gli unici esseri umani che riescono a contenere tale dualismo (tecnologia-origini). In essi infatti troviamo sia una purezza-non contaminazione (determinata dal fatto che non hanno ancora acquisito determinati schemi cognitivi che acquisiranno con il crescere, che li rende molto simili agli animali e agli esseri primitivi); sia una capacità di adattamento enorme a questo tipo di civiltà (computer,cartoni animati). Il risultato è un’arte "naturale", spontanea, tesa al rifiuto di ogni intellettualismo e dogmatismo teorico a favore della libera sperimentazione di modi espressivi diretti e intuitivi, rivendicando inoltre il diritto al piacere del gesto creativo , il quale spesso si esplicita in una libera interpretazione della realtà: immagini che alludono a figure umane, animali, esseri mostruosi, personaggi presi direttamente dall’iconografia religiosa e rielaborati non solo nell’espressione, ma soprattutto nei materiali, i quali rendono il dipinto, dinamico, materico, espressivo, vivo. I dipinti, anche se ad un primo sguardo possono apparire molto distanti tra loro sia nella tecnica, sia nella tematica, sono uniti da un comune denominatore, rappresentato sia dall’utilizzo di colori intensi e decisi, ma soprattutto dal carattere provocatorio e dissacrante.
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Ultimo aggiornamento:
mercoledì 20 Dicembre 2006
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3/5/2006
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