Biography:
Marcel Douchamp nasce il 28 luglio 1887 a Blainville, vicino a Rouen. I fratelli Gaston e Raymond, conosciuti con gli pseudonimi di Jacques Villon e Raymond Duchamp-Villon, e la sorella Suzanne, si dedicano anch’essi all’attività artistica. Dopo aver compiuto gli studi a Rouen, nel 1904 raggiunge i fratelli a Parigi dove frequenta l’Académie Julian fino al 1905, quando si arruola come volontario. Nel 1906, rientrato a Parigi, riprende a dipingere. Successivamente decide di trasferirsi a Neuilly, fuori Parigi, dove risiede fino al 1913. Prende parte alle riunioni di artisti e poeti (Apollinaire, La Fresnaye, Gleizes e altri) che si tengono la domenica nella casa del fratello Raymond (1909). Le opere realizzate in questo periodo risentono fortemente dell’influenza di Cézanne, con accenti vicino alla maniera fauve. Ben presto la sua arte si rivolge però allo stile cubista, come testimonia il Nudo che scende le scale, n.2, dipinto nel 1912. Il 1913, anno in cui l’artista fa ritorno a Parigi, rappresenta una tappa cruciale nella carriera artistica di Duchamp: decide infatti di abbandonare tutte le forme convenzionali di pittura e disegno, per privilegiare nuovi materiali e l’impiego di oggetti. Nel 1915 decide di trasferirsi a New York; qui stringe amicizia con poeti e artisti come Walter e Louise Arensberg e Man Ray. Comincia a lavorare al Grande vetro. Duchamp partecipa attivamente alla vita culturale americana, divenendo uno dei soci fondatori dell’Associazione degli artisti indipendenti di New York (1916); ma il rifiuto di un suo ready-made, la Fontana, in occasione della prima mostra, lo costringe ad abbandonare il gruppo. Nel 1917 presenta, in collaborazione con altri artisti, le prime due pubblicazioni proto-dada americane: "The Blind Man" e "Rongwrong". Nel 1918 soggiorna per breve tempo a Buenos Aires, prima di rientrare a Parigi, dove giunge nell’estate del 1919. In questo periodo sviluppa tre versioni del famoso ready-made L.H.O.O.Q., l’Assegno Tzanck e Air de Paris. Il suo ritorno a New York, nel 1920, segna un’altra tappa importante nella sua carriera: assieme a Katherine Dreier e Man Ray fonda la Société Anonyme. Con l’aiuto di Man Ray tenta inoltre di produrre il primo film a rilievo basato sul principio dell’anaglifo. Con lo pseudonimo di Rose Sélavy costruisce la sua prima macchina ottica a motore. L’anno seguente rientra a Parigi, dove firma il manifesto dadaista Dada Soulève Tout. Il suo interesse per la cinematografia lo induce a realizzare un altro film, Anémic Cinéma, in collaborazione con Man Ray e Marc Allegret (1926). Nel novembre dello stesso anno torna a New York per preparare la prima mostra di Brancusi. Il Grande vetro, al quale l’artista lavora da molti anni, è esposto per la prima volta all’International Exhibition of Modern Art. L’opera, danneggiata durante il trasporto, viene riparata nell’estate del 1936. Nel 1927 sposa a Parigi Lydie Levassor-Sarrazin. Due anni più tardi visita la Spagna con Katherine Dreier. Nel 1933 compie un breve viaggio a New York per organizzare la seconda mostra di Brancusi alla Brummer Gallery. Dopo un lungo periodo di inattività, l’artista riprende a lavorare nel 1942, quando a New York ritrova molti amici surrealisti come André Breton e Max Ernst, con i quali, l’anno seguente, firma il manifesto La Parole est à Péret. Nel 1946 organizza a Parigi, assieme a Breton, la mostra Le Surréalisme en 1947. Trascorre gli anni successivi fra Parigi e New York. Nel 1954 sposa Alexina (Teeny) Sattler. Nel 1957 viene organizzata al Salom R. Guggenheim Museum di New York un’importante mostra dei tre fratelli Duchamp, seguita due anni più tardi dall’Exposition Internationale du Surréalisme 1950-1960 (Parigi). Nel 1963 all’Art Museum di Pasadena viene allestita la prima importante mostra retrospettiva di Duchamp, nella quale vengono esposti 114 pezzi. L’ultima opera portata a termine dall’artista, che muore il 2 ottobre 1968, è Étant donnés: 1) la chute d’eau 2) le gaz d’éclairage, alla quale aveva lavorato per vent’anni (1966).
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