Glossario
 
world artist
Donato Carlino


Piacenza (Italia)

  Opere
 
 


Acrobati
oil on  masonite,  75 x 110 cm, 2006

 


Degrado al porto
oil on  board,  171 x 75 cm, 1960

 


Donna con chitarra
oil on  canvas,  60 x 100 cm, 1979

 


Gran finale
oil on  canvas,  82 x 100 cm, 1975

 


Il porto
oil on  canvas,  127 x 96 cm, 1963

 


Le maschere
oil on  board,  110 x 170 cm, 1967

 


Luna park
oil on  board,  72 x 78 cm, 1970

 


Nudo in movimento
oil on  board,  50 x 90 cm, 1969

 


Paesaggio industriale 122
oil on  canvas,  50 x 60 cm, 1977

 


Paesaggio industriale 151
oil on  canvas,  78 x 158 cm, 1964

 


Pesaggio industriale 150
oil on  canvas,  73 x 99 cm, 1963

 


Tramonto rosso
oil on  canvas,  67 x 118 cm, 1981

 

Biography:

Pugliese di origine, il Maestro Donato Carlino ha svolto la sua opera prevalentemente a Torino, dove dal 1940 al 1961 ha insegnato presso l’Istituto Arti Grafiche “Vigliardi Paravia” e presso altre importanti scuole.

Nell’immediato dopoguerra fu chiamato a collaborare al restauro della Galleria degli Uffizi a Firenze e di altre gallerie ad Arezzo e Pistoia.
A partire dagli anni '50 ebbe modo di esporre le sue opere in numerose mostre sia in Italia che all'estero (Francia e Stati Uniti), riscuotendo sempre grandi apprezzamenti soprattutto per la notevole tecnica pittorica e l'immediatezza delle sue rappresentazioni.
Era però uomo dalla personalità schiva e profondamente solitaria, poco avvezzo alla vita di relazione e mai disposto a rapportarsi in modo costruttivo con quei critici d'arte e galleristi che negli anni non gli fecere certo mancare elogi e complimenti. Questa sua indole gli ha perciò impedito di raggiungere quella fama che in realtà avrebbe meritato.

Tre sono i temi fondamentali della pittura di Carlino: il paesaggio industriale, il circo e la donna.
Il primo tema è quello che sicuramente esprime al meglio la profonda inquietudine ed il senso di alienazione suscitati nel pittore dal paesaggio urbano moderno, già definito da Montale il “male di vivere”. La nutrita presenza di fabbriche con ciminiere gigantesche che sovrastano le case, le luci sempre abbaglianti e onnipresenti, gli uccelli che volano quasi volessero fuggire, sono tutti elementi pregnanti e tutto sommato facilmente individuabili da chiunque di noi nel panorama cittadino industriale odierno.
Il circo è l’altro tema dominante, raffigurato nelle opere del Maestro come una sorta di metafora e di allegoria della condizione umana. Nei suoi quadri troviamo, in mezzo a cavalli e acrobati, donne dalle labbra rosse su visi di gesso e clown dalle espressioni a volte tragiche a volte allegre. Quella rappresentata nel suo circo è una umanità messa a nudo e che può essere buffa oppure terrificante a seconda dell’angolazione da cui la si guarda.
Il terzo tema portante è la donna, rappresentata con forme spesso procaci, a volte persino sproporzionate, quasi sempre nude ma mai esibite, con espressioni inquietanti ed in pose mai scontate. Anche queste figure rappresentano la sua difficoltà nel rapportarsi con l’umanità, soprattutto con la donna, che ama nella stessa misura in cui ne è impaurito.

Eppure quest'uomo è stato capace (ma solo negli anni più indietro e comunque prima della tragica morte dell'unico figlio nel 1975) di dipingere alcune opere di straordinaria serenità, persino rilassanti, che a volte si stenta persino ad attribuirgli.
In generale, comunque, le sue opere dimostrano una incredibile capacità di utilizzo dell’intera tavolozza dei colori, soprattutto nei dipinti ad olio in cui vengono spesso sovrapposti più strati di colore fino a trovare la giusta connotazione.
I quadri di Carlino sono quasi sempre vere e proprie esplosioni di colore che non possono lasciare indifferente anche l’osservatore più profano. La tecnica pittorica è di assoluto valore, al pari della capacità di trasmettere, attraverso la sua opera, tutti i suoi travagliati stati d’animo.

Ad oggi una importante e significativa parte della produzione è custodita in uno studio a Piacenza, in cui il visitatore può compiere un viaggio immaginario nel mondo dell'artista e coglierne tutte le sfumature e gli stati d'animo che per anni sono stati fonte di ispirazione.

Il legame di Carlino con Piacenza deriva dal matrimonio con Thea, donna piacentina di gran carattere che mai ha smesso di sognare per il suo “Uccio” un momento di gloria, a dispetto di una vita mai semplice o banale e pur portando ancora nel cuore il dolore per la perdita, nel 1988, dell'uomo che ha segnato in modo indelebile la sua esistenza.

 

Ultimo aggiornamento: lunedì 20 Novembre 2006
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