Glossario
 
world artist
Edvard Munch


Löten (Norvegia)

nascita: 1863 (Löten)
morte: 1944 (Ekely)
  Opere
 
 


Il grido
temper on  board,  83,5 x 66  cm, 1893

 


Pubertà
oil on  canvas,  151 x 110  cm, 1893 circa

 


Uomo al bagno
oil on  canvas,  138 x 199,5  cm, 1918

 

Biography:

Edvard Munch nasce il 12 dicembre 1863 a Löten, in Norvegia, figlio del dottor Christian Munch, medico dell’esercito. Nel 1964 la famiglia si trasferisce a Christiania (la futura Oslo). Dopo la tragica morte della madre (1868), la zia materna Karen si prende cura della famiglia. Iscritto all’istituto tecnico nel 1879, lo abbandona l’anno seguente per intraprendere la carriera di pittore. Nel 1881 entra in una scuola di disegno, dove frequenta corsi di scultura, sotto la guida di Julius Middelthun. La prima apparizione in pubblico avviene nel 1883, quando partecipa alla collettiva del Salone delle arti decorative di Christiania. In autunno, a Modum, dipinge en plein air sotto la guida di Frits Thaulow. A Christiania entra in contatto con l’ambiente bohémien, conosce l’avanguardia norvegese dei pittori naturalisti e degli scrittori. Nel maggio del 1885, grazie a una borsa di studio, si reca a Parigi, dove visita il Salon e il Louvre, rimanendo affascinato dalla pittura di Manet. Ritornato in patria, esegue alcuni importanti dipinti: Bambina malata, Il giorno dopo e Pubertà. Nonostante le molte critiche che gli vengono rivolte dopo l’esposizione della prima versione della Bambina malata, nel 1889 Munch allestisce la prima mostra personale. In ottobre si reca nuovamente a Parigi, dove si trattiene, tranne alcune pause nel paese natale, fino al 1892, quando fa rientro in Norvegia per organizzare una sua mostra. In ottobre viene invitato a esporre a Berlino, ma le sue opere suscitano così violente polemiche che la mostra si chiude dopo una settimana. Fra il 1893 e il 1908 vive per la maggior parte del tempo in Germania, fa qualche viaggio a Parigi, in Italia e trascorre le estati in Norvegia. Intensa è la sua attività espositiva in questi anni in Germania, a Parigi e in Scandinavia. A partire dal 1894 realizza le prime acqueforti e litografie. Nel 1896 illustra I fiori del male di Baudelaire. Nello stesso periodo ha inizio la collaborazione con il drammaturgo Ibsen, che proseguirà fino al 1906. Nel 1902 incontra il dottor Max Linde, che diventa il suo mecenate e per il quale esegue quattordici acqueforti e due litografie che hanno per tema la famiglia del committente e il loro giardino. Nell’ultimo decennio del XX secolo, l’artista norvegese espone le sue opere a Parigi, sia al Salon des Indépendants (1896, 1897 e 1903) sia alla galleria L’Art Nouveau (1896). Nel 1902 partecipa alla Secessione di Berlino, della quale diventa membro nel 1904, con le opere del Fregio della vita. Un’altra importante mostra viene organizzata, nel 1905, alla galleria Mánes di Praga. L’anno seguente incontra il banchiere svedese Ernest Thiel, che gli commissiona il ritratto di Nietzsche. Nel 1908, durante uno dei suoi viaggi, ha un collasso nervoso e viene ricoverato in ospedale. Nella clinica di Copenaghen, nella quale si trova da alcuni mesi, scrive Alfa e omega che illustra con diciotto litografie. Rientrato in Norvegia, prepara i disegni per il concorso dell’Aula magna dell’università di Christiania, che vince nel 1914. Nel 1912 prende parte al Sonderbund di Colonia e alla mostra collettiva di arte scandinava patrocinata dall’American Scandinavian Society di New York. In occasione della sua terza esposizione americana, nel 1915, viene premiato con una medaglia d’oro per l’opera grafica. Terminati i pannelli per l’università di Christiania, li vede collocati solo nel 1916, dopo molte discussioni e polemiche. In questo stesso anno acquista la tenuta di Ekely a Sköyen, dove risiede per il resto della sua vita. In occasione di una mostra da Blomqvist, a Christiania, scrive un opuscolo sul Fregio della vita (1918). Dopo un periodo d’inattività, a causa della febbre spagnola, dipinge i pannelli per la mensa della fabbrica Freja di Christiania (1922). Nel corso del terzo decennio l’artista riceve varie onorificenze e inviti a mostre, che culminano nella grande retrospettiva alla Nationalgalerie di Berlino (1927), poi trasferita alla Nasjonalgalleriet di Christiania, ribattezzata Oslo nel 1925. Dopo aver iniziato il progetto per la decorazione di una sala del municipio di Oslo, l’artista, colpito da una grave malattia agli occhi, è costretto a un lungo periodo di riposo (1930). Anche se l’avvento del nazismo in Germania segna il declino dell’opera di Munch, che nel 1937 viene bollata come arte degenerata, questi continua a dipingere e a creare opere grafiche. Edvard Munch muore a Ekely il 23 gennaio 1944. Tutte le sue opere vengono donate alla città di Oslo ed esposte, nel 1963, nel Museo Munch.

 

Ultimo aggiornamento: mercoledì 15 Gennaio 2003
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