BABELE ARTE MUSEO
|
Autoritratto. Il re dei gatti
oil on canvas, 77,6 x 49,5
Balthus (Balthazar Klossowski) de Rola
- 1935
Collezione privata
subject: portrait
descrizione: Nel 1935 Balthus ha già raggiunto alcuni importanti traguardi nella propria vita sociale e professionale: questo autoritratto si pone, dunque, come immagine ideale che egli vuole offrire di sé, sicura, altezzosa, chiusa in una certa austerità intellettualistica e romantica. La stanza vuota e scura evidenzia la figura longilinea del pittore che, con la posa da dandy e lo sguardo severo e ombroso, sembra sfidare l’osservatore presentandosi con aristocratico distacco. Sulla destra della tela vediamo una sorta di lapide con un’iscrizione, la cui autorità contrasta con lo sgabello impagliato cui è appoggiata e con l’enigmatico frustino da domatore. La scritta recita: A PORTRAIT OF/ H.M./ THE KING OF CATS/ PAINTED BY/ HIMSELF/ MCMXXXV. Uno degli abitatori felini del regno di Balthus compare a sinistra ai piedi della figura, rispetto alla quale sembra avere dimensioni sproporzionate. Il gatto, che comparirà spesso nei dipinti di Balthus come proprio alter ego, è antico simbolo egizio del sole e della luce che può rivelare, però, anche proprietà malefiche e diaboliche, come nei racconti per bambini di Hoffmann, spesso ritenuti influenti sull’immaginazione di Balthus. Egli s’identificherà spesso nel gatto che osserva le scene che accadono all’interno dei dipinti e si approprierà della sua inquietudine, della sua spregiudicatezza, ma soprattutto del suo tipico istinto di libertà.
|
|
|